L’evoluzione delle tecnologie, dalla banda larga al cloud, a devices sempre più performanti e connessi, ha trasformato in modo radicale la modalità con cui i collaboratori possono svolgere il proprio lavoro.
L’adozione dello smart working, inteso non solo come possibilità di decentrare il posto di lavoro fisico, ma in generale come abbattimento di spazi e tempi precostituiti per svolgere le proprie mansioni, consente, sia alle imprese che ai collaboratori stessi, di ottenere numerosi benefici diretti, come per esempio il risparmio dei costi e dei tempi di trasporto, un orientamento al lavoro per obiettivi e risultati e non più calcolato sulla base del tempo impiegato, che indiretti, come un aumento della responsabilità e della soddisfazione personale, la flessibilità di poter gestire in autonomia i propri tempi lavorativi e personali.
Queste possibilità sono abilitate dalle tecnologie di collaborazione che trasformano il vecchio posto di lavoro in posto in un digital workspace, che è un mix di soluzioni hardware (smartphone, tablet, device di videoconference) e software (software per la presence, per la produttività personale, il co-authoring, lo sharing di risorse, la pianificazione dei team di lavoro etc.).
Oltre a tutte queste opportunità e benefici non possiamo non pensare poi ai benefici diretti che la diminuzione degli spostamenti fisici e del traffico può portare al pianeta ed alle generazioni future.